La
prima sveglia giapponese è fatta di sole.
Per
noi abituati alle sveglie scure e grigie londinesi è un toccasana
dell'anima e ci prepara per una buona giornata di scoperte.
Sulla
strada per la metro più vicina ci fermiamo pochi minuti al primo
santuario che si apre un varco tra il viale poco trafficato e due
edifici muti.
Leggero
fascino di una nicchia silenziosa che accoglie speranze e desideri di
fedeli di passaggio.
Lavarsi
mani e bocca alla fontana per poi avvicinarsi al templio, gettare una
monteta per chiedere attenzione e un momento di raccoglimento.
Destinazione
Daiba, waterfront, DiverCity Tokyo Plaza.
In
cerca della nostra infanzia.
Il tempo tira già le redini della giornata e presto il momento già di andare arriva per non mancare l'appuntamento con Nicola, amico dai tempi di "G.R.A." che adesso vive qui, che sarà il nostro cicerone.
Il
viaggio di rientro verso Shibuya è una festa di suoni e treni e
un'interessante passerella veloce sulla città.
Davanti alla statua del cane Hachikō, Nicola ci trova che stiamo quasi per scendere le scale giù verso la metro, dalla parte opposta da dove usciti, attraversiamo in diagonale da bravi Tokinesi e ci lasciamo investire dalle luci, vetri e colori e la città commerciale a sviluppo verticale.
Davanti alla statua del cane Hachikō, Nicola ci trova che stiamo quasi per scendere le scale giù verso la metro, dalla parte opposta da dove usciti, attraversiamo in diagonale da bravi Tokinesi e ci lasciamo investire dalle luci, vetri e colori e la città commerciale a sviluppo verticale.
Scopre
che ancora non abbiamo mangiato da stamani e ci porta in un
ristorante tipico dove prima di entrare si sceglie il piatto e si compra il
biglietto equivalente da un distributore automatico installato
all'ingresso. Si entra accolti dalle grida dei cuochi che esultano ad ogni cliente che va e che viene.
Le grandi coppe di zuppa e spaghetti ci rimettono in pace e siamo pronti per la lunga camminata che arriva.
Consumata
Shibuya, prendiamo il treno per Asakusa.
D'ora
in poi è solo a piedi per le prossime ore.
Sensō-ji
Temple è la partenza della peregrianzione di questo capodanno che
tocca il Tokyo Sky Tree nella zona di Sumida per poi di nuovo
Asakusa.
Sulla strada scattiamo foto da buoni turisti. Durante la sessione di autoscatti con sfondo lo Sky Tree un bambino si avvicina imbarazzato e sorridente facendoci capire che ci aiuterebbe a scattarci una foto. Ricambio quasi il sorriso costruendo il sì in gola mentre Ale burbera e spaventata impone un no.
Imbarazzo. Il tempo scorre lento, quasi fermo. Scugnizzo tokinese in fuga col mio cellulare. Lo sguardo meravigliato del piccolo insicuro di aver capito la risposta. Il no definitivo avrebbe distrutto la sua infanzia e l'approccio con gli occidentali.
Gli porgo il cellulare correggendo il precedente rifiuto; porterò pazienza ed accetterò la perdita in caso di effettiva fuga. Scatta, mi rende il cellulare, ringrazio e corre via dai genitori.
Menti distorte le nostre, nel dubitare di un bambino, ma è esperienza e impostazione culturale da sudeuropei sempre sulla difensiva.

Imbarazzo. Il tempo scorre lento, quasi fermo. Scugnizzo tokinese in fuga col mio cellulare. Lo sguardo meravigliato del piccolo insicuro di aver capito la risposta. Il no definitivo avrebbe distrutto la sua infanzia e l'approccio con gli occidentali.
Gli porgo il cellulare correggendo il precedente rifiuto; porterò pazienza ed accetterò la perdita in caso di effettiva fuga. Scatta, mi rende il cellulare, ringrazio e corre via dai genitori.
Menti distorte le nostre, nel dubitare di un bambino, ma è esperienza e impostazione culturale da sudeuropei sempre sulla difensiva.
Strade strette di bar e Izakaya pieni di gente in attesa della mezzanotte. Si beve, come i Tokinesi amano fare e si accompagnano i bicchieri con piatti e cibo a calmare l'alcohol che non riuscirebbero naturalmente a fare.
Ci
sediamo e siamo parte della festa.
Sorridono,
ubriachi, e socializzano. Non c'è ombra dell'aggressività
londinese, nonostante pure qui la metropoli immagino sia competitiva.
Più
l'alcohol scorre più aumentano le risa, la socialità, le grida; e
la mezzanotte quieta appare.
Referenze:
Il santuario
Tōkyō-to,
Bunkyō-ku, Hongō, 4丁目3−1
櫻木神社
Latitudine:
35.707699 (35° 42' 27.72'' N)
Longitudine: 139.759351 (139° 45' 33.66'' E)
Longitudine: 139.759351 (139° 45' 33.66'' E)
Daiba
DiverCity
Tokyo Plaza
Latitudine:
35.625175 (35° 37' 30.63'' N)
Longitudine: 139.775555 (139° 46' 32.00'' E)
Longitudine: 139.775555 (139° 46' 32.00'' E)
Shibuya
e il famoso incrocio
2丁目 Shibuya, Shibuya-ku, Tōkyō-to, Japan
2丁目 Shibuya, Shibuya-ku, Tōkyō-to, Japan
Latitudine:
35.659510 (35° 39' 34.24'' N)
Longitudine: 139.700547 (139° 42' 1.97'' E)
Longitudine: 139.700547 (139° 42' 1.97'' E)
Tokyo
Sky Tree, Sumida.
1丁目-1-2 Oshiage, Sumida-ku, Tōkyō-to 131-0045
1丁目-1-2 Oshiage, Sumida-ku, Tōkyō-to 131-0045
Latitude:
35.710139 (35° 42' 36.50'' N)
Longitude: 139.810833 (139° 48' 39.00'' E)
Longitude: 139.810833 (139° 48' 39.00'' E)