
La campagna muta ci indica le montagne
che stiamo approcciando, vestite di neve e cielo blu lattiginoso.
Il treno si riempie sempre più ad ogni
fermata e le lunghe discussioni che blaterano dagli altoparlanti sul
ripiano bagagli non danno tregua nel lasciarci soli col nostro
scorrere ed osservare.


In tasca l'augurio di un buon viaggio
che ci hanno dato lasciando il ryokan, è il nostro biglietto
d'ingresso nella curiosità dagli occhi a mandorla.
La stazione di Nikko ci presenta un sole freddo di persone in corsa verso i luoghi sacri. Cerchiamo di orientarci camminando nella piazza principale ficcando il naso nei negozi per poi dirigerci verso il nuovo ryokan a lasciare gli zaini. Ci accoglie un ometto con un sorriso grande come lui stesso; i modi benevolenti e gentili sanno metterci a nostro agio e ci assicurano che sarà un buon soggiorno.
La stazione di Nikko ci presenta un sole freddo di persone in corsa verso i luoghi sacri. Cerchiamo di orientarci camminando nella piazza principale ficcando il naso nei negozi per poi dirigerci verso il nuovo ryokan a lasciare gli zaini. Ci accoglie un ometto con un sorriso grande come lui stesso; i modi benevolenti e gentili sanno metterci a nostro agio e ci assicurano che sarà un buon soggiorno.
Affrontiamo la dritta strada verso i templi imbarcandoci sull'autobus ma il traffico è immobile nel periodo di festa. Scendiamo e ci arriviamo a piedi con una buona mezz'ora. Ristoranti, pasticcerie e vecchiariati ci accompagnano all'ingresso del templio Rinno-ji. Un fiume di persone all'ingresso ricorda che a capodanno i giapponesi sono in vacanza e visitano i luoghi sacri. Sulla salita verso il portone principale, una sequenza di bancherelle ci invoglia a comprare dolciumi, té, bevande calde al riso, amuleti, portafortuna, miniature dell'anno del serpente che è appena cominciato ed altro che non riusciamo a capire.
Presi i biglietti di ingresso mostrato
il World Heritage Pass diventiamo parte della folla cercando di
capire le usanze per mimetizzarci tra i fedeli e non essere
smaccatamente turisti. Siamo parte del flusso adesso e poche sono le
possibilità di tornare indietro o deviare troppo dalla direzione
presa.
L'immaginario zen di un templio
buddista o un santuario shintoista non abita qua. Ogni nuova sala che
vediamo ci viene descritta dal monaco addetto, in vari dettagli in un
chiaro giapponese. Mi limito quindi a seguire i gesti e a voltarmi
nella stessa direzione in cui si voltano le altre teste. Poi ogni
volta è la stessa storia: ci mostrano un gadget, una freccia, un
pendolo, una treccia in erba secca e ci indicano dove comprarlo sul
fondo della sala e ci invitano in gruppo ad avvivinarci al
rivenditore e da buoni giapponesi, in gruppo si avvicinano al
venditore e non escono a mani vuote. Tutto qui ha lo scopo di far
comprare la propria spiritualità e presto ne siamo saturi.

La poca neve rimasta aiuta a dare un
tono più etereo al posto. Ad ogni posto ci sbrigiamo sempre più,
vuoi per monotonia vuoi perché le quattro del pomeriggio che stanno
arrivando e tutto chiude: il buio incombe e il crepuscolo ci spinge
via.
Prendiamo possesso della nostra stanza,
grande, spaziosa e calda e ci prepariamo per il bagno. Seguiamo le
istruzioni per dichiarare agli altri alloggiatori la nostra presenza
e non aprire la porta senza chiave. Giriamo la tabella di legno sulla
dicitura che dovrebbe indicare che è occupato, doccia calda e
strofiniamo forte e ci immergiamo nell'acqua calda bianca di sali.
A cena entriamo in uno dei pochi posti
aperti, ordiniamo piccole porzioni di un po' di tutto, intrattenuti
dai ragazzi del tavolo accanto che si offrono di aiutarci ad ordinare
se ne abbiamo bisogno. Ce ne andiamo camminando nel freddo. La strada
principale adesso è vuota e silenziosa. Sbuffi di vapore, i nostri
passi ed altri passi in lontananza che si avvicinano, velocemente.
Sono quasi qui, ci voltiamo e una delle
ragazze del tavolo accanto sperava di lontano in corsa che fossimo
noi, ché abbiamo dimenticato una sciarpa.
Referenze:
Il ryokan
Rindou.no.ie
http://www3.ocn.ne.jp/~garrr/Rindou.html
Latitudine: 36.754960 (36° 45' 17.86'' N)
Longitudine: 139.619354 (139° 37' 9.67'' E)
Il templio Rinno-ji
Latitudine: 36.754788 (36° 45' 17.24'' N)
Longitudine: 139.600815 (139° 36' 2.93'' E)
Il World Heritage pass
http://www.tobu.co.jp/foreign/pass/index.html
Il ryokan
Rindou.no.ie
http://www3.ocn.ne.jp/~garrr/Rindou.html
Latitudine: 36.754960 (36° 45' 17.86'' N)
Longitudine: 139.619354 (139° 37' 9.67'' E)
Il templio Rinno-ji
Latitudine: 36.754788 (36° 45' 17.24'' N)
Longitudine: 139.600815 (139° 36' 2.93'' E)
Il World Heritage pass
http://www.tobu.co.jp/foreign/pass/index.html
Nessun commento:
Posta un commento