mercoledì 2 gennaio 2013

Nikko



Uscire da Tokyo è una lunga vetrina di costruzioni in graduale ridimensionamento. I grattacieli di cristallo si trasformano in palazzi in cemento e buchi che si trasformano in palazzine anonime che si trasformano in case squadrate dai colori d'ospedale che si trasformano in case con un tetto per poi diventare tradizionali e rarefarsi lentamente lasciando spazio allo spazio.
La campagna muta ci indica le montagne che stiamo approcciando, vestite di neve e cielo blu lattiginoso.
Il treno si riempie sempre più ad ogni fermata e le lunghe discussioni che blaterano dagli altoparlanti sul ripiano bagagli non danno tregua nel lasciarci soli col nostro scorrere ed osservare.


In tasca l'augurio di un buon viaggio che ci hanno dato lasciando il ryokan, è il nostro biglietto d'ingresso nella curiosità dagli occhi a mandorla.
La stazione di Nikko ci presenta un sole freddo di persone in corsa verso i luoghi sacri. Cerchiamo di orientarci camminando nella piazza principale ficcando il naso nei negozi per poi dirigerci verso il nuovo ryokan a lasciare gli zaini. Ci accoglie un ometto con un sorriso grande come lui stesso; i modi benevolenti e gentili sanno metterci a nostro agio e ci assicurano che sarà un buon soggiorno.



Affrontiamo la dritta strada verso i templi imbarcandoci sull'autobus ma il traffico è immobile nel periodo di festa. Scendiamo e ci arriviamo a piedi con una buona mezz'ora. Ristoranti, pasticcerie e vecchiariati ci accompagnano all'ingresso del templio Rinno-ji. Un fiume di persone all'ingresso ricorda che a capodanno i giapponesi sono in vacanza e visitano i luoghi sacri. Sulla salita verso il portone principale, una sequenza di bancherelle ci invoglia a comprare dolciumi, té, bevande calde al riso, amuleti, portafortuna, miniature dell'anno del serpente che è appena cominciato ed altro che non riusciamo a capire.

Presi i biglietti di ingresso mostrato il World Heritage Pass diventiamo parte della folla cercando di capire le usanze per mimetizzarci tra i fedeli e non essere smaccatamente turisti. Siamo parte del flusso adesso e poche sono le possibilità di tornare indietro o deviare troppo dalla direzione presa.

L'immaginario zen di un templio buddista o un santuario shintoista non abita qua. Ogni nuova sala che vediamo ci viene descritta dal monaco addetto, in vari dettagli in un chiaro giapponese. Mi limito quindi a seguire i gesti e a voltarmi nella stessa direzione in cui si voltano le altre teste. Poi ogni volta è la stessa storia: ci mostrano un gadget, una freccia, un pendolo, una treccia in erba secca e ci indicano dove comprarlo sul fondo della sala e ci invitano in gruppo ad avvivinarci al rivenditore e da buoni giapponesi, in gruppo si avvicinano al venditore e non escono a mani vuote. Tutto qui ha lo scopo di far comprare la propria spiritualità e presto ne siamo saturi.






La poca neve rimasta aiuta a dare un tono più etereo al posto. Ad ogni posto ci sbrigiamo sempre più, vuoi per monotonia vuoi perché le quattro del pomeriggio che stanno arrivando e tutto chiude: il buio incombe e il crepuscolo ci spinge via.

Prendiamo possesso della nostra stanza, grande, spaziosa e calda e ci prepariamo per il bagno. Seguiamo le istruzioni per dichiarare agli altri alloggiatori la nostra presenza e non aprire la porta senza chiave. Giriamo la tabella di legno sulla dicitura che dovrebbe indicare che è occupato, doccia calda e strofiniamo forte e ci immergiamo nell'acqua calda bianca di sali.

A cena entriamo in uno dei pochi posti aperti, ordiniamo piccole porzioni di un po' di tutto, intrattenuti dai ragazzi del tavolo accanto che si offrono di aiutarci ad ordinare se ne abbiamo bisogno. Ce ne andiamo camminando nel freddo. La strada principale adesso è vuota e silenziosa. Sbuffi di vapore, i nostri passi ed altri passi in lontananza che si avvicinano, velocemente.
Sono quasi qui, ci voltiamo e una delle ragazze del tavolo accanto sperava di lontano in corsa che fossimo noi, ché abbiamo dimenticato una sciarpa.




Referenze:

Il ryokan
Rindou.no.ie
http://www3.ocn.ne.jp/~garrr/Rindou.html
Latitudine: 36.754960 (36° 45' 17.86'' N)
Longitudine: 139.619354 (139° 37' 9.67'' E)


Il templio Rinno-ji
Latitudine: 36.754788 (36° 45' 17.24'' N)
Longitudine: 139.600815 (139° 36' 2.93'' E)


Il World Heritage pass
http://www.tobu.co.jp/foreign/pass/index.html

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